Nel momento in cui siamo più deboli, quando la salute viene a mancare, abbiamo bisogno di aiuto, soprattutto di umanità che ci aiuti a superare i momenti di difficoltà.
Non sempre troviamo questa “umanità” perché chi opera nella sanità non sempre lavora in condizioni tali da offrire, a chi ne ha bisogno, quel “calore umano” di cui abbiamo bisogno. Anzi spesso non è in grado di offrire soluzioni adeguate quando abbiamo necessità di analisi e cure adeguate.
La sanità oggi
Da un’indagine condotta in quattro Paesi europei (Gran Bretagna, Italia, Norvegia e Svizzera) e pubblicata su BMC health Services Research, che ha valutato la percezione dei medici riguardo la disponibilità delle risorse e l’efficienza dei sistemi sanitari, ne esce un quadro significativo delle condizioni dei sistemi sanitari.
In tutti e quattro i paesi i medici denunciano carenze nel servizio sanitario e ritiene che le risorse destinate alla cura dei pazienti non siano sufficienti, soprattutto riguardo l’assistenza domiciliare, l’assistenza per le malattie mentali, le visite specialistiche, gli interventi e la riabilitazione a seguito di un incidente.
Cosa si può fare oggi per trovare soluzioni adeguate
Innanzitutto, la nostra salute parte dalla prevenzione che riguarda il nostro stile di vita, l’alimentazione, la cura del benessere personale. Ma anche da analisi preventive periodiche che permettano di valutare il nostro stato di salute e nel caso di malattie di avviare per tempo le cure necessarie. Oggi ci sono soluzioni che aiutano l’economia della famiglia ad affrontare alcuni aspetti della prevenzione.
Anche altri aspetti carenti nei servizi pubblici, denunciati dai medici nella ricerca succitata, sono oggi in parte offerti da soluzioni che permettono di affrontare, ad esempio, visite specialistiche senza attendere i tempi biblici della sanità pubblica.
A chi affidarsi
A consulenti qualificati che sappiano valutare il grado di sostenibilità dell’economia della famiglia agli investimenti necessari per acquistare soluzioni efficaci. In passato i nostri nonni risparmiavano per il “non si sa mai” e si riferivano appunto a quegli eventi imprevedibili legati spesso a cure mediche. Oggi abbiamo strumenti più efficaci che ci permettono di destinare meglio le nostre risorse economiche.