È stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il 27 giugno 2023, il nuovo codice della strada. Tra le novità introdotte c’è anche la regolamentazione della micromobilità. Stiamo parlando di quei mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno inquinanti: gli skateboard, i monopattini elettrici e le biciclette.
Il successo della micromobilità degli ultimi anni è dovuto al fatto che questi mezzi hanno cavalcato un paio di fenomeni cruciali nella mobilità odierna: l’elettrificazione e lo sharing.
L’elettrificazione risponde alla necessità di diminuire l’inquinamento nei centri urbani, lo sharing è diventato un carattere distintivo della nostra civiltà, dagli appartamenti di Airbnb alle automobili fino ai monopattini e alle biciclette. In effetti questi mezzi essendo utilizzati per brevi percorsi ben si adattano ad essere noleggiati per qualche decina di minuti e poi lasciati.
Ed è proprio l’espandersi di questo fenomeno (i noleggi di monopattini elettrici nel 2021 sono più che raddoppiati) che ha indotto il governo a meglio regolamentarne la circolazione.
L’obiettivo della riforma del codice della strada è quello di aumentare gli standard di sicurezza per questi veicoli e di contrassegnare il riconoscimento anche dei monopattini elettrici.
Per i monopattini, il nuovo codice della strada prevede che questi veicoli siano muniti di una targa identificativa non rimovibile, di luci di segnalazione e provvisti di assicurazione. Per chi utilizza un monopattino sprovvisto di assicurazione sono previste sanzioni da 100 a 400 euro. Le sanzioni salgono a 200 e fino a 800 euro se il monopattino non presenta le luci e i freni su entrambe le ruote. Per la guida di un monopattino sarà poi necessario essere dotati di casco.
In Italia la guida del monopattino è consentita dal 14° anno di età e senza bisogno di avere alcun certificato di idoneità.
In alcuni paesi europei come ad esempio la Francia, l’età minima per condurre un monopattino è fissata a 12 anni, mentre in Belgio è di 14 anni così come per l’Italia, mentre in Finlandia non c’è alcun limite d’età imposto per legge.
Per quanto riguarda le caratteristiche del veicolo, la targa e l’immatricolazione sono requisiti previsti in Austria, Germania, Malta e Olanda in alcuni casi con caratteristiche e procedure semplificate rispetto a quelle dei veicoli tradizionali, mentre nella maggior parte dei paesi non è imposta l’apposizione della targa e la registrazione.
Sugli obblighi o divieti per la circolazione, nella maggior parte dei casi non è previsto l’obbligo di indossare il casco mentre più diffuso è l’obbligo di indossare un giubbotto catarinfrangente o di avere delle luci sul monopattino soprattutto se utilizzato di notte.
Anche l’obbligo di assicurare i dispositivi di mobilità personale presenta caratteristiche eterogenee nei vari paesi; in alcuni, come Francia e Olanda è prevista l’assicurazione obbligatoria a prescindere dalla potenza e velocità massima mentre in Austria l’obbligo scatta solo se la velocità e la potenza del mezzo superano determinati limiti.
Per quanto riguarda i massimali di copertura, nella maggior parte dei casi sono quelli fissati per la r.c. auto, in alcuni casi, ad esempio la Spagna, sono inferiori.
Attendiamo quindi gli sviluppi e prepariamoci ad affrontare la micromobilità con maggior consapevolezza sulla necessità di viaggiare sicuri e protetti.