Secondo l’Unione nazionale consumatori in base all’inflazione tendenziale per l’anno 2022 pari all’11,9% ogni famiglia dovrà mediamente sostenere un impegno annuo di spesa di 3.324 euro: 2.016 euro per l’abitazione e 761 euro per mangiare e bere. Solo per la bolletta della luce una famiglia tipo dovrà sostenere circa 660 euro in più rispetto all’anno precedente.
Ogni famiglia, quindi, dovrà nel 2023 valutare attentamente il proprio bilancio familiare organizzandolo in modo tale che possa essere sostenibile.
Valorizzare i risparmi, diversificando
Valorizzare i risparmi è sicuramente una modalità che aiuta a ridurre l’impatto che l’inflazione produce sui nostri ricavi.
Per proteggere i risparmi dall’inflazione è necessario diversificare, cioè investire in più prodotti diversi tra loro. Non è un caso che diversificare sia la parola principale che dobbiamo tenere a mente quando investiamo.
La diversificazione è infatti utile anche a contrastare gli effetti negativi di aumenti non previsti dell’inflazione!
Quando l’inflazione aumenta, di solito aumentano anche i tassi di interesse e i rendimenti delle attività finanziarie. Valutare attentamente i rendimenti reali, quelli “veri”, che davvero mi permettono di far crescere nel tempo il potere di acquisto dei miei risparmi.
Normalmente quando parliamo dei rendimenti (ad esempio, il tasso di interesse di un conto corrente o il rendimento di un titolo di Stato) ci riferiamo a rendimenti nominali, cioè al tasso di crescita del nostro capitale investito.
Per conoscere il tasso di crescita del potere di acquisto del nostro capitale dobbiamo sottrare ai rendimenti nominali il tasso atteso d’inflazione.
Il fai da te finanziario non è una buona soluzione in quanto investire in strumenti finanziari richiede competenze specifiche e quindi è sempre bene affidarsi a chi è professionalmente
preparato.
La gestione consapevole del risparmio parte da una corretta educazione finanziaria e da una consulenza finanziaria adeguata alle esigenze del cliente.