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Bere e mettersi alla guida una pratica sconsigliata

L’Istituto Superiore di Sanità ha coniato l’espressione “PERIDEA”: Percepire, Riconoscere, Decidere, Agire. Questo è ciò che fa il nostro cervello quando guidiamo.

L’attenzione e la concentrazione, la percezione, il campo visivo, la capacità di giudizio, i tempi di reazione vengono intaccati dall’alcol, specie se abusato. Più diminuisce l’attenzione più aumenta il rischio di fare incidenti. Viene compromesso il tempo di reazione, ovvero l’intervallo di tempo che intercorre tra l’esposizione allo stimolo e l’emissione alla risposta.

Quindi non posso bere alcol e mettermi alla guida.

I tempi di reazione variano individualmente e sono influenzati da diversi fattori. L’alcol rende difficoltosa la coordinazione dei movimenti e aumenta i tempi di reazione in quanto movimenti e gli ostacoli sono percepiti con notevole ritardo. Il problema è che non si comprende che non bisogna essere totalmente ubriachi per essere impossibilitati alla guida. Mezza bottiglia di vino o 3 cocktail alterano di molto le nostre funzioni cognitive, e per quanto siamo in grado di ballare e divertirci ciò non significa che possiamo guidare.

Guidare in stato di ebrezza aumenta gli incidenti stradali

Secondo il ministero della salute dai dati rilevati dalle forze dell’ordine nel 2021 su un totale di 52.459 incidenti con lesioni sono stati 5.085 quelli con almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti in stato di ebrezza. Questo dato è in aumento del 10% rispetto a quello del 2020 e del 9,9% rispetto a quello del 2019. Nonostante, quindi, le campagne di sensibilizzazione e le normative sempre più stringenti le persone non comprendono il pericolo dell’alcol.

Il nuovo codice della strada cerca di trovare soluzioni a questo fenomeno

Una delle novità del nuovo codice della strada è l’introduzione dell’alcolock. Per i veicoli di nuova immatricolazione è già prevista l’applicazione di questo dispositivo mentre per quelli già immatricolati dovrà essere installato a proprie spese. Si tratta di un etilometro connesso al sistema di avviamento dell’auto. Quindi il conducente sarà tenuto a soffiarci dentro. Se il dispositivo rivelerà l’assenza totale di alcol nel conducente, allora l’automobile potrà essere avviata, in caso contrario il veicolo rimarrà fermo. La procedura va ripetuta ad ogni accensione del veicolo e l’alcolock potrà essere impostato su un determinato tasso alcolemico. Ovviamente per le persone condannate per guida in stato di ebrezza l’impostazione del dispositivo dovrà prevedere alcol 0 g/l.

Quali sono le conseguenze dello stato di ebrezza per le tutele assicurative

Secondo una recente sentenza del tribunale di Treviso, la n.1 del 3 gennaio 2023, qualora una persona sia alla guida in stato di ebrezza e il contratto assicurativo non preveda tale evento, tale clausola non è vessatoria. Infatti, tale clausola ha lo scopo di circoscrivere l’oggetto della copertura assicurativa e non a limitare la responsabilità della compagnia. In tal caso la compagnia verserà l’importo dovuto al danneggiato ma può esercitare il diritto di rivalsa sul danneggiante.

Cosa significa tutto ciò? Che nello stipulare un contratto per la responsabilità derivante dalla circolazione della propria auto dobbiamo porre particolare attenzione alle clausole contenute relative al rischio che riguardo lo stato di ebrezza o uso di stupefacenti. Le compagnie, considerata la frequenza del rischio, tendono a farsi pagare l’inserimento di una clausola che estenda la copertura a tale rischio.

È bene quindi affidarsi ad un consulente assicurativo esperto e non rischiare con il “fai da te”.

 

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